ARGOMENTO: "PROGRESSI NELLE NEOPLASIE EMATOLOGICHE"
Neoplasie ematologiche ossia tumori del sangue sarà questo l'argomento che affronteremo in questo approfondimento parleremo in particolare dei progressi che sono stati fatti in questo campo perché molto molto importanti tesi ovviamente ad abbassare il tasso di mortalità che questi tumori hanno ne parleremo con un esperto del tema specialista in ematologia clinica di laboratorio specialista in oncologia già direttore di ematologia e trapianto di midollo al Policlinico San Martino di Genova consulente ematologo alla padeia International Hospital a Roma e Centro Polispecialistico Pacini a Milano è con noi il professor Angelo Carella Benvenuto
Grazie
Grazie a lei davvero di aver accettato il nostro invito allora tema anche in fondo poco noto purtroppo per cui la prima cosa che dovremmo un po' andare a fare è spiegare anzitutto le queste neoplasie ematologiche ma poi come detto cosa è cambiato negli ultimi 40-50 anni sul trattamento di queste patologie
L'argomento è estremamente complesso è difficile da sintetizzare in pochi minuti l'aspetto più importante è stato quello di capire meglio la biologia di queste neoplasie cioè in pratica Come si modificano queste cellule come diventano immortali e come progrediscono determinando quindi un'infiltrazione importante di tessuti ed organi e quindi ovviamente purtroppo la morte bene in questi ultimi 30-40 anni c'è stata una rivoluzione copernicana nel senso che grazie alle ricerche di biologia cellulare e molecolare noi oggi conosciamo molte cose che ci hanno permesso di portare avanti delle ricerche farmacologiche che hanno inibito hanno migliorato drammaticamente molte di queste malattie basti pensare che I linfomi i mielomi le leucemie acute e tante altre patologie tutte mortali in breve tempo diciamo fino agli anni 50 e 60 hanno subito delle modificazioni tali che oggi noi riusciamo a guarire una percentuale altissima di linfomi, una percentuale piuttosto elevate di leucemia acute del bambino ma anche leucemie acute linfoblastiche dell'adulto con delle ricerche importantissime che sono state fatte negli ultimi anni abbiamo migliorato molto la prognosi della leucemia mieloide acuta Grazie soprattutto al trapianto allogenico di midollo o di cellule staminali e devo dire mi permetto di dire solo che grazie alla lungimiranza del mio maestro il professor Marmon di Genova io e Andrea Bacicaluppo abbiamo lavorato molto in questo senso stata il primo centro in Italia ad utilizzare il trapianto di Midollo che oggi è utilizzato in tutti i centri più importanti italiani quindi questa è stata veramente una rivoluzione copernicana perché oggi si riesce a guarire di trapianto ovviamente una percentuale altissima non avendo a disposizione farmaci così importanti come nei linfomi e nei mielomi quindi nella leucemia acute ottenuta la remissione il trapianto diventa la Regola fondamentale
Quindi l'impatto nelle leucemie acute è fortissimo?
Sì diciamo soprattutto nei pazienti più giovani obiettivamente in questi pazienti noi abbiamo l'obbligo di di ottenere il massimo quindi la terapia di induzione cosiddetta con dei farmaci purtroppo non nuovissimi induce una risposta ematologica e diciamo citogenetica nella maggior parte dei pazienti più giovani e quindi subito dopo si deve procedere al trapianto di midollo che ovviamente può essere da donatore compatibile identico si sceglierà la modalità migliore in funzione dalla presenza o meno di fratelli consanguinei o di donatori nei vari registri di cui quello nazionale a Genova e gli internazionali.
Ora io ovviamente vi rimando ai contatti per qualunque domanda aggiuntiva perché va posta a un esperto
e- mail: ANGELOMCARELLA@GMAIL.COM
SITO WEB: https://www.angelocarella-ematologo.com/
dottore io la ringrazio moltissimo di aver condiviso le sue conoscenze con noi e salutiamo per ora insieme i nostri ascoltatori a presto.