PROF.SSA ORIETTA GANDINI – MEDICO DI LABORATORIO UNIVERSITA’ LA SAPIENZA

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ARGOMENTO: IL RUOLO DEL MEDICO DI LABORATORIO IN URGENZA

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SPEAKER:
Un saluto a tutti i nostri ascoltatori. Oggi vi portiamo su un argomento che diciamo è quello che normalmente si definisce un backstage, quello che difficilmente vediamo ma capiremo dalle parole autorevoli di un esperto sul tema quanto in realtà è importante per la nostra saluta, un saluto addirittura per la nostra vita stessa.
Siamo nell'ambito della medicina di laboratorio, quindi difficilmente ne avrete sentito parlare, troverete però molto interessante questo approfondimento. Ne parliamo con la professoressa Oretta Gandini, docente dell'Università La Sapienza, medico di laboratorio. Professoressa, benvenuta.
PROF.SSA ORIETTA GANDINI:
Buongiorno, salve a tutti e grazie dell'invito. È un piacere per me.
condividere questi aspetti della medicina e soprattutto far conoscere il nostro lavoro che si svolge molto spesso nelle retrovie.
SPEAKER:
Esattamente, nelle retrovie perché il medico di laboratorio difficilmente si incontra dato che lavora con le provette. Ma è una figura fondamentale proprio per salvarci la vita.
PROF.SSA ORIETTA GANDINI:
Eh sì, le provette sono i nostri pazienti, però anche le provette hanno una loro storia da raccontare.
SPEAKER:
Allora andiamo a far capire l'importanza di questo ruolo nella distinzione tra il medico di laboratorio e il medico clinico.
PROF.SSA ORIETTA GANDINI:
Allora prima di dire questo in realtà vorrei sottolineare il fatto che nel passato comunque non esisteva la figura del medico di laboratorio.
il medico faceva entrambe, sia le analisi, qualunque cosa, assolutamente, quindi lavorava sul letto del paziente. Con l'avvento della medicina di laboratorio tutto questo si è spostato, siamo passati dal lavoro sul letto del paziente al bancone del laboratorio. Quindi in soldone cosa vuol dire questo? Che comunque il laboratorio coadiuva il lavoro del medico di base
il medico di pronto soccorso, il medico di pronto soccorso fa un'ipotesi diagnostica, richiede delle analisi importanti che poi possono confermare la diagnosi. Quindi in questo caso ecco che ritorniamo dal bancone del laboratorio al nostro letto, al nostro paziente. Vero, in quello di carne ed ossa. Certo.

SPEAKER:
Quindi negli ultimi anni è cambiata questa visione, cosa che appunto ha aggiunto un tassello importante che è quello della conferma della diagnosi grazie appunto a chi sta nelle retrovie. Lei ha detto una cosa, pronto soccorso. Vediamo bene quanto è importante il medico di laboratorio in urgenza, perché è lì che è tosta.

PROF.SSA ORIETTA GANDINI:
In urgenza ci sono dei tempi che dobbiamo rispettare il cosiddetto TAT, no? Time Around, Turn Around Time. E quindi sono i tempi entro dall'arrivo della provetta fino al referto finale. Normalmente dovremmo tenerci entro un'ora. Ci sono esami che richiedono cinque minuti, come l'emocromo, ce ne sono altri che ne richiedono venti, trenta, ma comunque
è importante questo perché nel laboratorio di analisi dobbiamo essere rapidissimi. Rapidissimi, rapidissimi. E che altro possiamo dire?
SPEAKER:
Che rapidissimi, questo anche è cambiato, sappiamo la tecnologia per esempio di passaggio della provetta da che viene fatto il prelievo a come arriva il laboratorio, che sono quasi un po' quasi che sembra un film, ma in realtà la verità...
PROF.SSA ORIETTA GANDINI:
No, no, è importante, ecco, io lavoro nel policlinico umberto primo e devo dire che noi siamo dotati di posta pneumatica. E' una vecchia cosa la posta pneumatica, però è estremamente importante perché ci permette di avere la provetta immediatamente. Il prelievo due o tre minuti viene inserita in questi tubi, viene inserita in questi contenitori che poi arrivano direttamente al laboratorio.

SPEAKER:
Esatto. Facciamo degli esempi su per esempio le urgenze fondamentali dei pazienti che arrivano. Paziente col dolore al petto, sospetto di infarto. La tempistica è fondamentale.
PROF.SSA ORIETTA GANDINI:
Il paziente col dolore al petto, la tempistica è assolutamente fondamentale. Quindi diciamo che il primo sospetto è proprio quello che siamo in presenza, potremmo essere in presenza di un infarto e allora in questo caso oltre al dolore e se poi vi sono anche alterazioni elettrocardiografiche è chiaro che a questo punto deve intervenire il laboratorio e il laboratorio interviene nella misurazione della adroponina
Che cos'è questa adroponina? La droponina è un'enzima presente solo ed esclusivamente nelle cellule del cuore. Allora quando c'è una situazione ischemica, che poi può portare come conseguenza un infarto e quindi alla rottura del cuore, in realtà la morte di tessuto cardiaco, queste cellule necrotiche liberano adroponina.
SPEAKER:
Allora, Professoressa, la ringrazio moltissimo. Purtroppo il nostro tempo è scaduto, dobbiamo lasciarci. Magari potremmo, ecco, vederci in qualche altro incontro per approfondire qualcuno di questi aspetti che sono davvero molto interessanti. Allora ricordiamo ai nostri ascoltatori, volendo scocciarla con qualche informazione aggiuntiva che io farei, scrivere a orietta.gandini@uniroma1.it, Sennò la troviamo al Policlinico Umberto Primo, di nuovo. Grazie ancora a lei per essere qui, ma per essere soprattutto nei laboratori. Un saluto a tutti i nostri ascoltatori. Grazie, arrivederci. Buongiorno.

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