Protesi Articolare
SPEAKER:
Un saluto e bentornati a tutti i nostri amici ascoltatori per le nostre rubriche Medicina Regione Lazio. Anche oggi, ovviamente, affrontere affronteremo approfondiremo degli argomenti relativi appunto alla medicina e alla nostra salute. E argomento di oggi saranno i rischi di infezione riguardo le protesi articolari che sono una cosa che sempre più viene utilizzata quindi importante averne nozione.
Ovviamente lo faremo attraverso la voce autorevole di un infettivologa che è dirigente medico di malattie infettive e responsabile del servizio consulense dell'ospedale Cardarelli di Napoli. Ve la presento a fianco a me con grande piacere, è venuta a trovarmi la dottoressa Tiziana Ascione. Benvenuta.
Dott.ssa TIZIANA ASCIONE:
Buongiorno a tutti.
SPEAKER:
Grazie mille davvero della sua partecipazione. Anche perché scopriremo a breve quanto questo argomento può riguardarci con sempre più frequenza.
Dott.ssa TIZIANA ASCIONE:
Ma sicuramente il posizionare una protezione articolare che sia di ginocchio, di spalla o di anca è una cosa che, diciamo, può succedere nella vita. Quindi negli ultimi anni si è osservato sicuramente un aumento del posizionamento di questi impianti anche per migliorare la qualità della vita delle persone particolari, degli anziani che richiedono delle attività funzionali che prima erano trascurate, diciamo.
Adesso aumentando il numero degli impianti che vengono posizionati si è purtroppo visto il rovescio della metaglia che è la possibilità di incorrere in un'infezione. Certo questo non è una percentuale alta, è circa il 2% delle protesi che posizioniamo, però negli ultimi anni si è visto un esponenziale aumento del...
delle protesi e quindi in maniera esponenziale stanno chiaramente aumentando il numero di infezioni che stiamo vedendo.
SPEAKER:
Esatto, che sappiamo ha un rischio naturale in quanto la protesi ha una componente metallica.
Dott.ssa TIZIANA ASCIONE:
Certo, certo. Il problema è legato proprio al fatto che noi mettiamo del metallo, delle devais metalliche e per quanto cerchiamo di migliorare anche l'approccio a questa tecnica comunque resta un rischio basale che è un rischio internazionale, eh, per carità. E poi è prescritto.
purtroppo è descritto da tutti. Noi però dobbiamo cercare di non arrivare all'infezione, nel senso che dobbiamo arrivare nel momento ideale al mettere una protesi, quindi dobbiamo seguire molto i consigli dei medici che ci aiutano.Perché diciamo arrivare in maniera ottimale a mettere la protesi riduce il rischio. Ci sono tutta una serie di possibilità che diciamo...
di riduzione del rischio, per esempio il paziente in sovrappeso, il paziente che ha un'obesità, che ha un diabete scompensato, che ha un fumature importante o che prende dei farmaci immunosoppressivi per altre patologie perché un anziano può avere comorbilità per le quali ci troviamo di fronte a dover gestire anche la comorbilità del paziente. Quindi attenzione a seguire consigli dell'ortopedico che vi dice meglio se dimagrite prima di mettere la protezione, meglio che venite con la glicemia bassa.
e questo ci riduce il rischio.
SPEAKER:
Esatto, cosa che adesso che vedremo quali sono i rischi, capiremo quanto è importante proprio riuscire a ridurre il più possibile.
Dott.ssa TIZIANA ASCIONE:
Certo, perché cadere nell'infezione purtroppo è una cosa che ha tra la qualità della vita, non solo del paziente, ma anche di tutto il gruppo della famiglia, anche degli stessi medici che vivono la stress di un'infezione che è un'infezione che è gravata, a parte dei costi sanitari, ma anche proprio dalla
dalla chirurgia ripetuta, perché è un paziente che cada in infezione protese con un paziente che deve fare altri due interventi. Quindi deve togliere la protesi che si è infettata, deve fare una lunga terapia antibiotica per sconfiggere l'infezione e poi deve riposizionare la protesi.
Dott.ssa TIZIANA ASCIONE:
E certo di recupero. Il problema è che bisogna essere attenti anche nella diagnosi precoce. Cioè un paziente che posiziona la protesi
deve stare attento anche a dei segnali che lo possono diciamo insospettire e avvisare il suo medico chiaramente perché per esempio tornare a casa dopo un impianto e avere una febricola persistente la sera, avere un ginocchio che gli fa male notte giorno in maniera continuativa perché è chiaro che nel posto grugiaco si può osservare un po' di dolore però questo deve sciamare nelle settimane successive al posizionamento. Se il nostro paziente non dorme la notte, e' un paziente che sente
tanto dolore soprattutto notturno, un ginocchio che sente caldo. Nelle prime quattro settimane è utile che lui si rivolga di nuovo al suo ortopedico e gli segnali di queste problematiche perché nella fase principale di malattia, nella fase precoce di malattia si può...
ottimizzare e cercare di salvare l'impianto che abbiamo messo.
SPEAKER:
Perché si possono fare terapie di recupero.
Dott.ssa TIZIANA ASCIONE:
Si può fare nelle prime quattro settimane da quando si verifica l'infezione. Se ce ne accorgiamo possiamo fare una chirurgia di lavaggio. Quindi laviamo la nostra protezia e attacchiamo una terapia antibiotica che salvi l'impianto. E così non lo dobbiamo togliere.
SPEAKER:
Ora la dottoressa Ascione, per chi non lo sapesse, è specialista in ambito nazionale e internazionale, quindi è proprio un'eccellenza italiana che abbiamo. Quindi visita, opera in tutta la nazione
in tutta la nazione anche, ovviamente, a Roma. Quindi vi invito, se avete bisogno, a poterla contattare a partire dal suo sito www.tizianaascione.it
dove trovate riferimenti come la mail tizianaascione@hotmail.com o il numero di telefono 333 5784 696. Come abbiamo detto importante muoversi veloci se avete dubbi. Ecco la persona più giusta è proprio questa.
Dott.ssa TIZIANA ASCIONE:
Va bene grazie a tutti per l'attenzione.
SPEAKER:
Ma grazie a lei. Ci mancherebbe grazie a lei davvero. Noi ovviamente salutiamo i nostri ascoltatori con cui ci vedremo a una prossima puntata.
lei ha tempo di tornare affronteremo volentieri qualche altro argomento. Di nuovo saluta a tutti e grazie mille
Dott.ssa TIZIANA ASCIONE:
grazie