NEOPLASIA DELLA CUTE
SPEAKER:
Un saluto e bentornati a tutti i nostri amici ascoltatori per la nostra rubrica Medicina Regione Lazio. Come sapete in ogni puntata affrontiamo dei temi che riguardano la nostra salute e soprattutto quello che possiamo fare per migliorare la nostra salute. Oggi siamo nell'ambito diciamo della dermatologia anche se è un po' riduttivo. Parleremo di NEI
Parleremo in particolare di NEI e melanomi, quindi di quello che viene chiamato tecnicamente neoplasia della cute e lo faremo ovviamente con un massimo esperto in questo argomento. Vi presento subito un specialista in anatomia patologica e anche dermatologo, il dottor Giulio Ferranti che è venuto a trovarmi. Dottore, benvenuto.
DOTT. GIULIO FERRANTI:
Grazie, grazie a tutti voi. Grazie a lei della partecipazione.
SPEAKER:
Allora dottore, argomento che interessa sicuramente ai nostri ascoltatori perché in fondo un po' tutti ci è capitato di notare un neo sulla nostro corpo e dire oddio mi dovrò preoccupare e quindi questo intervento ci chiarirà un pochino se e quando è bene che noi ci preoccupiamo ma lascio a lei la parola anzitutto per chiarire
DOTT. GIULIO FERRANTI:
Certo, allora intanto dobbiamo dire che il neo è proprio una caratteristica nostra della nostra etnia i soggetti chiari, bianchi, biondi, capelli rossi, occhi verdi, sono forse le persone che hanno maggiori nevi e quindi noi dobbiamo convivere con questo con questo tipo di situazione che nella stragrande maggioranza delle situazioni è assolutamente una cosa
di poca significanza, anzi alle volte addirittura si possiamo dire vezzosi se vogliamo, però è necessario individuare tra tanti nevi che molto spesso sono assolutamente innocui quello che dovrebbe far preoccupare o quello che comunque...pone
un problema sia al paziente e sia a volte, devo dire, anche allo specialista.
Direi che sarebbe importante sottolineare come un controllo dei nevi non si deve limitare a guardare un nevo al volo soprattutto con una certa superficialità. Come può accadere molto spesso, ma è necessario che il paziente abbia un po' di pazienza.
Si affidi un pochino al suo specialista, un dermatologo naturalmente, che con vari step deve cercare di rassicurare, oppure magari in qualche modo prendere in carico il paziente stesso. Quali sono questi step?
Prima di tutto lo specialista dovrebbe informarsi se il paziente ha dei fattori di rischio. Quali sono i fattori di rischio? I principali sono la familiarità. Che significa familiarità? Vuol dire semplicemente che lo stesso paziente o parenti stretti del paziente hanno avuto problemi per i nei o addirittura hanno avuto un melanoma, la parte maligna del nevo.
Se così fosse il paziente già ha un piccolo rischio in più. Quindi prima cosa lo specialista si deve informare, informare. Poi deve guardare ma non il nevo come alle volte forse il paziente pensa, no, guardare direttamente il nevo. No, dovrebbe guardare il paziente della sua interezza e vedere se ci troviamo di fronte
a un soggetto chiaro si può dire un fenotipo celtico ad esempio oppure un fenotipo più scuro, cioè un soggetto scuro, un fenotipo mediterraneo. Io facendo una così molto molto semplicemente, una classifica, potremmo dire che forse i soggetti che possono avere più nevi quindi possono avere anche qualche rischio in più, sono i soggetti con i capelli rossi e occhi verdi, si chiamano feo fenotipi feo in greco vuol dire rosso, poi biondi occhi azzurri
SPEAKER:
specificando che dottore mi scusi che statisticamente sia meno incidenza ma non è che una persona con fototipo scuro può non controllare mai il suo stato.
DOTT. GIULIO FERRANTI:
assolutamente no perché noi dell'etnia caocassica abbiamo mediamente, additura 40 di media e questo quindi coinvolge anche soggetti mediterranei.
statisticamente orientativamente soggetti chiari che facilmente si ostionano al sole. Questo è un segno molto importante. Possono avere più ne degli altri, quindi possono in qualche modo avere qualche rischio in più. Quindi questo è il secondo step, vedere il paziente nella sua interezza, che è molto molto molto importante. E poi si arriva al terzo step, il controllo reale.
cioè guardare, soltanto a questo punto, guardare il mantello cutaneo del paziente, ricordando che i nevi sono prevalentemente disposti sul tronco o anche sugli arti, ma possono stare anche a livello palmare, a livello plantare, nelle mucose orale, nelle mucose genitali. Ci sono anche, fortunatamente, situazioni piuttosto rare.
delle problematiche che interessano dei nevi o proliferazione di melanociti in altre zone del corpo interne che sono leptomeninge, l'occhio o l'appendice. Ma fortunatamente sono cose rari. Quindi diciamo parliamo della cuta e delle mucose che invece dove noi troviamo la stragrande maggioranza dei nevi e purtroppo anche la stragrande maggioranza ovviamente dei melanomi. Quindi guardare intanto il numero che è abbastanza importante è evidente che è abbastanza
banale dire che se ci sono tanti nevi il pericolo è maggiore e questo è reale. Cosa vuol dire tanti nevi? Vuol dire almeno averne 120. È chiaro che è molto difficile contarli. Un piccolo furbizia che potremmo trasmettere, una chicca, è che se ci sono persone che hanno sulle due braccia almeno 5 nevi totali 4 più 1, 3 più 2.
e allora quelli sono soggetti al rischio. È evidente che tutti quanti adesso diranno ma è impossibile. Tutti noi abbiamo più di 5 mesi. Anche io. Tutti noi. Quindi qual è la furbizia? Diciamo che questi cinque nevi devono avere una dimensione significativa almeno 6 mm da 6 mm in su. Ok. E questa è già una cosa rara. È una cosa rara. Fortunatamente sono poche le persone che ce l'hanno. Chi ce l'ha deve andare assolutamente dal dermatologo.
una volta che si vede che si individua se il paziente è un polinevico o no polinevico appunto che ha tanti nevi, questo è indicativo, no? allora dobbiamo andare a guardarli, ecco siamo arrivati a guardarli magari prima di tutto con gli occhi e allora utilizzando una vecchia parametri che forse molti di voi hanno in testa abcd, asimmetria a bordo, colore dimensioni, tutto sommato già questo ci orienta, orienta lo specialista
se vediamo un nevo che non è simmetrico che ha i bordi irregolari che il colore è variegato che le dimensioni sono un pochino troppo grandi, l'attenzione ci deve essere. Con gli occhi appunto, visita clinica. Nei casi complessi anche dermatologi molto esperti hanno una precisione diagnostica utilizzando soltanto la clinica, ripeto gli occhi, del 67%, non è tantissimo.
SPEAKER:
Allora ringraziamo tantissimo il dottor Ferranti. Vi ricordo che se avete bisogno di informazioni aggiuntive troviamo il dottore in riferimento a histology. Lo useremo sia su Instagram histology _terni. Basta scrivere Giulio Ferranti sul web per trovare il sito a cui possiamo fare riferimento.
Vi do comunque una mail giulio.ferranti@istolur.it e se aveste a questo punto fretta ascoltando l'intervento un 339-7208-573 per poter comunicare direttamente. Dottore la ringrazio tantissimo.
DOTT. GIULIO FERRANTI:
Grazie a voi speriamo di essere stati utili.
SPEAKER:
Assolutamente sì.
Un saluto ai nostri ascoltatori per le nostre rubriche Medicina Reggine Lazio.