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In questa intervista andata in onda nella trasmissione "Medicina, Regione Lazio", la dottoressa Valentina Carusi, immunologa e allergologa, spiega che cos'Γ¨ la sindrome sgombroide.
Che cos'Γ¨ la sindrome sgombroide?
La sindrome sgombroide Γ¨ un tipo di intossicazione alimentare che viene spesso scambiata per un'allergia. Si verifica in particolare con i pesci della famiglia degli Scombridae, come tonno, sardine, acciughe e sgombro, soprattutto durante il periodo estivo.
Causa: La sindrome non Γ¨ causata da una reazione allergica, ma dalla cattiva conservazione del pesce. Questi pesci contengono naturalmente un aminoacido chiamato istidina. Quando la catena del freddo viene interrotta, i batteri degradano l'istidina in istamina.
Meccanismo: Quando una persona mangia del pesce con alti livelli di istamina, sperimenta sintomi simili a quelli di una reazione allergica. Questo perchΓ© l'istamina Γ¨ giΓ presente nell'alimento e non viene prodotta dal sistema immunitario dell'organismo.
Sintomi e cosa fare
I sintomi compaiono in genere da pochi minuti a un'ora dopo aver mangiato il pesce contaminato e possono includere:
Un'intensa eruzione cutanea rossastra sul viso e sul collo.
Mal di testa.
Nausea e vomito.
Nei casi piΓΉ gravi, diarrea e sintomi piΓΉ intensi.
Per i sintomi lievi (eruzione cutanea, mal di testa, nausea), si consiglia di prendere un antistaminico. Se i sintomi sono piΓΉ gravi (vomito profuso, diarrea), Γ¨ meglio recarsi al pronto soccorso per ricevere un trattamento di supporto, come la somministrazione di liquidi per via endovenosa. La dottoressa Carusi sottolinea che la condizione si risolve solitamente da sola entro un'ora e raramente ha conseguenze gravi a lungo termine. Il problema maggiore Γ¨ spesso la paura e il panico che i sintomi provocano, in quanto possono simulare un'anafilassi.
Prevenzione e pratiche sicure
La dottoressa Carusi sottolinea che la prevenzione Γ¨ fondamentale, specialmente con l'avvicinarsi della stagione piΓΉ calda.
Pesce fresco: Se un pesce ha un odore forte e sgradevole, Γ¨ probabile che sia stato conservato male e non deve essere mangiato.
Pesce in scatola/vetro: Per il pesce conservato, come il tonno in vasetto, Γ¨ fondamentale ricoprirlo completamente con l'olio dopo l'apertura per evitare che la parte esposta diventi un terreno fertile per i batteri.
Cottura: La dottoressa Carusi avverte che la cottura non eliminerΓ gli alti livelli di istamina presenti nel pesce contaminato. Consiglia di buttare subito un alimento avariato piuttosto che tentare di cucinarlo, poichΓ© il calore necessario per neutralizzare i batteri sarebbe estremo.
Per ulteriori informazioni, l'indirizzo email della dottoressa Valentina Carusi Γ¨ valentina.carusi.libero.it.