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Comprendere i Disturbi Alimentari: Un Approccio Evolutivo con la Dottoressa Samuela Severi
La Dottoressa Samuela Severi, psicoterapeuta cognitivo comportamentale, Γ¨ stata ospite a "Medicina Regione Lazio" per affrontare l'ampio e delicato tema dei disturbi alimentari. L'intervista si Γ¨ concentrata su un approccio evolutivo, analizzando come si costruisce il rapporto con il cibo fin dalle prime fasi della vita.
Cosa Sono i Disturbi Alimentari?
La Dottoressa Severi definisce i disturbi alimentari come condizioni caratterizzate da comportamenti che compromettono il consumo e l'assorbimento del cibo, con conseguenze negative sulla salute fisica e sul funzionamento relazionale. Oltre ai piΓΉ noti come bulimia nervosa e anoressia nervosa, esistono altri disturbi meno conosciuti ma rilevanti, tra cui:
Binge Eating (disturbo da alimentazione incontrollata): Episodi ricorrenti di abbuffate senza comportamenti compensatori.
Night Eating Disorder (alimentazione notturna): Assunzione eccessiva di cibo durante la notte.
Vigorexia: La tendenza ad alimentarsi per avere un corpo grande e muscoloso (spesso colpisce i ragazzi).
Ortorexia: L'ossessiva tendenza ad assumere solo cibi considerati nutrizionalmente corretti, che puΓ² portare a un'alterazione del rapporto con il cibo, anche se non sempre con grave compromissione della salute.
Come si Costruisce il Rapporto con il Cibo: Un Percorso Evolutivo
Il rapporto con il cibo inizia molto prima di quanto si pensi, addirittura giΓ nel grembo materno, dove il feto Γ¨ esposto ai sapori del liquido amniotico. Questa esposizione continua dopo la nascita con l'allattamento:
Allattamento al seno vs. Artificiale: I bambini allattati al seno sono esposti a una maggiore varietΓ di gusti (legati alla dieta materna), mentre quelli allattati artificialmente hanno un'esposizione a un gusto piΓΉ costante. Questa Γ¨ una prima, significativa differenza.
Regolazione della sazietΓ : Nell'allattamento al seno, la madre deve imparare a cogliere i segnali di fame e sazietΓ del bambino. Questa interazione, se ben gestita, promuove la sicurezza e la capacitΓ del bambino di interagire, sviluppando un buon sistema di autoregolazione.
Distinzione tra fame e bisogno affettivo: Γ cruciale insegnare al bambino a distinguere tra la fame fisica e i bisogni emotivi o affettivi. Un pianto non sempre richiede cibo; Γ¨ importante aiutarli a riconoscere queste diverse necessitΓ .
Questi tre aspetti dei primi tre anni di vita sono fondamentali per lo sviluppo di un forte sistema di autoregolazione, che inciderΓ anche sulla sicurezza personale del bambino.
Influenze Esterne e Fattori di Rischio
Con l'avanzare dell'etΓ , in particolare durante la pubertΓ e l'adolescenza, il rapporto con il cibo viene influenzato anche dal confronto con i pari e l'esposizione a modelli esterni. Se in precedenza la famiglia definisce i "rituali" dell'alimentazione (dove si mangia, come, in compagnia o da soli), in adolescenza si aprono a nuove influenze.
La Dottoressa Severi sottolinea l'importanza di un solido ancoraggio a un buon sistema di autoregolazione interna. Dove c'Γ¨ un "vuoto" interiore, si tende a cercare il confronto con misure e modelli esterni, aumentando i fattori di rischio per lo sviluppo di disturbi alimentari. Γ fondamentale ricordare la multifattorialitΓ delle cause: genetica, sviluppo personale, influenze mediatiche e altri fattori si combinano creando condizioni di vulnerabilitΓ .
Un Consiglio Prezioso: Coltivare l'InterioritΓ
In chiusura, la Dottoressa Severi offre un consiglio chiave: rivolgere l'attenzione dentro di sΓ© e trovare strumenti interni per regolarsi. Coltivare la propria sicurezza e accudire la propria interioritΓ Γ¨ la strada migliore per gestire il rapporto con il cibo e l'immagine di sΓ©, evitando di dipendere eccessivamente dai confronti esterni.
Per mettersi in contatto con la Dottoressa Samuela Severi, Γ¨ possibile chiamare il numero 333 59 10 762 o scrivere all'indirizzo email severi.samuela@libero.it.