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Svezzamento e Nutrizione Pediatrica (Alimentazione Complementare)
La dottoressa Federica Salvaty, dietista specializzata in nutrizione pediatrica, chiarisce i concetti fondamentali e offre consigli pratici ai genitori.
1. Terminologia Corretta
La dottoressa preferisce il termine "Alimentazione Complementare" invece di "svezzamento".
Motivazione: "Svezzare significa togliere un vizio" e il lattante non ha un vizio da togliere; si tratta invece di introdurre gradualmente nuovi alimenti.
2. Tipi di Approcci
Esistono principalmente tre metodi:
Svezzamento Tradizionale (Cronoinserimenti): Metodo piΓΉ antico, con uno schema fisso e omogeneizzati forniti solitamente dal pediatra.
Autosvezzamento: PiΓΉ recente, punta alla comoditΓ familiare cucinando per tutti (con opportuni adattamenti per il bambino).
Baby Led Weaning (BLW): Molto simile all'autosvezzamento, ma prevede l'utilizzo esclusivo delle mani da parte del bambino.
Consiglio Fondamentale: Non esiste un metodo migliore in assoluto. Scegliere l'approccio che rende i genitori piΓΉ sereni, rendendo il momento del pasto un'esperienza positiva per il bambino.
3. Quando Iniziare?
L'Organizzazione Mondiale della SanitΓ (OMS) afferma che non esiste un momento uguale per tutti.
Non Prima della 17Βͺ settimana.
Non Oltre la 26Βͺ settimana (circa sei mesi), anche se i bambini prematuri potrebbero iniziare piΓΉ tardi.
Segnali di Prontezza del Bambino:
Autonomia nei movimenti del capo: Deve potersi tenere in posizione eretta (anche con ausili), fondamentale per il rischio di soffocamento.
CuriositΓ per il cibo: Deve mostrare interesse per quello che mangiano i genitori.
4. Come Preparare il Bambino
Mettere il bambino a tavola con i genitori prima di iniziare l'alimentazione complementare.
Lasciarlo emulare e, se tende a prendere cibo dal piatto, lasciarlo fare (sempre sotto stretta sorveglianza).
5. Alimenti da Introdurre e Accortezze
Generalmente, tutti gli alimenti possono essere offerti (con attenzione ad alcuni specifici).
Focus su Forma e Consistenza:
Da Evitare (Rischio Soffocamento):
Forme tondeggianti: Mirtilli interi, uva, ecc.
Forma a rondella: Banana tagliata a rondella.
Alimenti "effetto colla/palla": Pane bauletto (difficile da gestire perchΓ© fa "palla" in bocca).
Alimenti filamentosi: Formaggi riscaldati.
Alimenti effetto "mattonella": Gnocchi.
Consigliato:
Offrire frutta (es. mela) in striscioline sottili e magari leggermente tostate.
Banana ben matura, schiacciata o in stick (lo stick non rischia di fermarsi in gola).
Pasta: Iniziare con formati piccoli e, per formati con cavitΓ (es. penne), tagliare per il lungo.
Transizione di Forma: Quando il bambino sviluppa la presa a pinza, si possono iniziare a tagliare gli alimenti in pezzettini piΓΉ piccolini (es. verdura cotta).
6. Il Momento del Pasto
Non dare distrazioni: No tablet, video o "aereoplanino". Il bambino deve imparare a concentrarsi sul cibo.
Vigilanza costante: Il genitore deve essere sempre presente e vigile durante il pasto.
Condivisione: Il pasto Γ¨ un momento di convivialitΓ e scambio familiare, che Γ¨ alla base della piramide alimentare (come atteggiamento, non come alimento).