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L'Evoluzione Storica della Chirurgia Mammaria

Il Dott. Primavera ha delineato un percorso evolutivo della chirurgia mammaria, passando da trattamenti estremamente aggressivi a quelli attuali, molto più conservativi e personalizzati.

1. Interventi Demolitivi Iniziali

• Concezione Iniziale: Il tumore al seno era visto come una malattia puramente locoregionale. La convinzione era che più l'intervento fosse demolitivo, maggiore fosse la possibilità di cura.
• Procedura: Veniva asportata non solo la ghiandola mammaria (mastectomia), ma anche il grande e piccolo muscolo pettorale e i linfonodi ascellari (linfoadenectomia).
• Conseguenze: Questi interventi erano altamente invasivi, causando una ridotta motilità dell'arto e una qualità di vita molto scadente per le pazienti.

2. L'Era della Chirurgia Conservativa (Umberto Veronesi)

• Il Pioniere: Il Dott. Umberto Veronesi è stato un pioniere che ha introdotto il concetto di trattamento conservativo sulla ghiandola mammaria.
• Procedura: Non era più necessario togliere l'intera ghiandola. È stata introdotta la quadrantectomia (rimozione di una parte della mammella) seguita da radioterapia e svuotamento dei linfonodi ascellari.
• Risultati: Veronesi ha dimostrato che la quadrantectomia con radioterapia era equivalente alla mastectomia demolitiva in termini di guarigione e aspettativa di vita.
• Beneficio: Questo ha segnato un notevole salto di qualità; la paziente conservava il seno e la mobilità, con un intervento meno invasivo e una migliore qualità di vita.

Le Ulteriori Evoluzioni: Approccio Multidisciplinare e Biologico

Le scoperte successive hanno cambiato radicalmente l'approccio, spostando il focus dal solo intervento chirurgico alla biologia del tumore e alla personalizzazione delle cure.

3. Studio della Biologia del Tumore (Medicina "Tailored")

• Prima: L'approccio iniziale era chirurgico (si operava subito), seguito da chemioterapia, radioterapia e/o ormonoterapia (uno schema classico per tutti).
• Adesso: Si studia la biologia del tumore (fattori prognostici) per decidere il trattamento migliore, che è personalizzato ("tailored", cucito sulla paziente). I tumori al seno sono molti tipi diversi (si parla di almeno 50 combinazioni).
• Neoadjuvant Therapy: Il primo approccio non è più per forza la chirurgia, ma spesso un trattamento medico (come la chemioterapia neoadiuvante) che permette di:
  • Ridurre la dimensione del tumore (tumori prima candidati alla mastectomia possono diventare idonei a un intervento conservativo).
  • Testare l'efficacia di determinati farmaci prima dell'intervento.

4. Il Linfonodo Sentinella

• Concetto: Il linfonodo sentinella è il primo linfonodo dove le cellule metastatiche possono fermarsi. Analizzando questo/i linfonodo/i, se negativi, non è più necessaria la linfoadenectomia ascellare completa.
• Beneficio: L'asportazione completa dei linfonodi aveva come complicanza frequente il linfedema (braccio gonfio). Con la tecnica del linfonodo sentinella, questa complicanza è molto più rara.
• Funzione: L'asportazione del linfonodo sentinella non è considerata un trattamento per curare la malattia, ma un'indagine che fa parte della diagnosi per indirizzare le terapie successive.

Ricostruzione e Qualità di Vita

5. Evoluzione della Ricostruzione Mammaria

• Ricostruzione Immediata: Nelle pazienti sottoposte a mastectomia, è fondamentale offrire la possibilità di fare demolizione e ricostruzione nello stesso intervento.
• Tecnica Migliorata: Precedentemente, si usavano spesso gli espansori mammari (sotto il muscolo pettorale), che richiedevano un secondo intervento per la sostituzione con la protesi definitiva.
• Oggi: Se le caratteristiche anatomiche lo permettono, si può posizionare la protesi sopra il muscolo pettorale, lasciando uno strato di tessuto e grasso sotto la cute, il che rende il risultato più naturale e meno fastidioso per la donna, migliorando la qualità di vita.

In conclusione, l'evoluzione della chirurgia mammaria è stata guidata dal progresso tecnologico e dalla ricerca, portando a trattamenti più mirati, meno invasivi e con un'attenzione sempre maggiore alla qualità di vita della paziente.