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In questa intervista, il Dottor Giorgio Pensa, psicologo sistemico relazionale, approfondisce il tema dell'aggressività e della rabbia, fenomeni sempre più diffusi, sia nei bambini e adolescenti (sia etero-diretta che auto-diretta) che nelle relazioni interpersonali.

Cos'è l'aggressività?
Il Dottor Pensa chiarisce che l'aggressività non si limita alla sola violenza fisica (come un pugno), ma può manifestarsi anche in forme più sottili come l'aggressività verbale o persino il ridurre qualcuno in una condizione di dipendenza economica.

Aggressività sana vs. disfunzionale
Viene introdotta una distinzione cruciale tra un'aggressività sana e una disfunzionale/nociva:

Aggressività sana: È necessaria per l'autoaffermazione e la sopravvivenza. Serve a cambiare e, a volte, persino a "distruggere" situazioni o schemi che non ci servono più.
Aggressività disfunzionale: È distruttiva per sé e per gli altri.
Si discute anche dell'aggressività verso se stessi, un tema comune nell'esperienza clinica.

Le origini dell'aggressività
Il Dottor Pensa illustra le origini dell'aggressività attraverso un esempio: un bambino che tira pugni, anziché essere semplicemente rimproverato, viene riconosciuto per la forza del suo pugno. Questo approccio rivela che il bambino manifestava aggressività (anche verso se stesso) a causa del desiderio inespresso di giocare con gli altri.

Le origini dell'aggressività possono essere diverse:

Una risposta adattiva per proteggere sé stessi o il proprio territorio (visione evoluzionistica).
Una risposta relazionale o un tentativo di affermarsi di fronte a un vissuto di abbandono.
L'aggressività come "tentativo di soluzione"
Il Dottor Pensa sottolinea che l'aggressività, come tutti i sintomi psicologici, non è necessariamente un problema in sé, ma piuttosto un tentativo della persona di trovare un equilibrio o una soluzione a qualcosa che non va. Nessuno, nel profondo, vuole stare male. Questa prospettiva invita a guardare l'aggressività nella sua totalità, come un modo in cui l'individuo cerca di esprimere qualcosa.

La deumanizzazione e l'importanza del dialogo
Come esempio di aggressività quotidiana, viene citato il traffico stradale, dove anche persone normalmente calme possono diventare aggressive. Questo avviene, in parte, a causa di un processo di deumanizzazione: in macchina, gli altri sono "sconosciuti" e si perde il contatto umano diretto. Il dottore invita tutti a ritagliarsi spazi di dialogo e a continuare a porsi domande per mantenere viva l'umanità nelle interazioni.